I migliori attimi di vita!

mercoledì 26 gennaio 2011

e Se tutto Fosse vero?

nulla e come pensi tu,

nulla va come vorresti tu,

nulla e come speri che sia

ma tutto e come non lo vorresti...

ricordi i tempi passati

piangi per tutto il male che ti ha fatto

ricordi i bei momenti insieme

sai che ora lui è con lei

dici solo che non te ne frega

quando vorresti solo dividerli

vederlo star male...

dici di odiarlo ma in realtà lo ami

una persona non si dimentica

se hai pianto per lei...

venerdì 24 settembre 2010

Indovina chi è?

Ecco un piccolo aiutino: è un cantante straniero con occhi azzurri, in un video censurato lanciava le parti del suo corpo fino a rimanere uno scheletro!!

Buona Fortuna!!

Come trovare il meccanico perfetto

Agli automobilisti statunitensi piacciono le statistiche e proprio una delle ultime snocciolate racconta di un fenomeno ben noto anche qui in Italia: trovare un meccanico efficiente ed un'officina all'altezza delle proprie esigenze è divenuta un'impresa quasi impossibile.

Sempre più spesso ci si affida alle piccole officine di quartiere e si scartano così quelle Ufficiali e "licenziate" perchè viste come troppo costose. Una scelta che non sempre si dimostra opportuna e che alle volte, nata con il fine di risparmiare, si rivela invece decisamente infausta per le finanze del malcapitato automobilista.

I nemici da combattere sono sempre i soliti noti: incompetenza e scarsa onestà e non servono molte spiegazioni per capire come queste due caratteristiche remino a favore dei meccanici "autorizzati", ma non è sempre così, anzi! Le realtà cittadine e provinciali sono infatti ricche di piccole stazioni di servizio popolate da meccanici capaci e soprattutto onesti.

Quel che ci serve è quindi "fiutarne" uno, magari provando a seguire uno di questi suggerimenti.

Passaparola

Vi fidate di parenti o amici? Dei primi non sempre, ma almeno dei secondi è auspicabile di sì! Mettete quindi in giro la voce di essere a caccia di un meccanico (possibilmente bravo ovvio) e le proposte non mancheranno ad arrivare. Ascoltiamo i pareri di tutti e giudichiamo con cura...

Verifichiamo di persona

Una volta vagliato un aspirante "medico" per la nostra amata vettura rechiamoci di persona in officina evitando di telefonare. In questo modo potremo anche dare un giudizio "estetico". Un luogo di lavoro ordinato, con un certo numero di addetti ed attrezzato come si deve possono senz'altro essere i segni premonitori di un buon servizio. Non solo, un buon biglietto da visita sono ad esempio anche eventuali attestati appesi alle pareti senza poi dimenticare di dare qualche "punto" alla cortesia del personale.

Riconosciamo i "sintomi"

Numeri alla mano è stato provato che la maggioranza degli automobilisti con noie meccaniche non sappia da cosa sia afflitta la propria vettura. Questo, per qualche meccanico più furbo è di fatto un vero e proprio "regalo"! Interpelliamone più d'uno quindi e puntiamo a coloro che ci avranno fornito una qualche minima spiegazione del problema accaduto. Diffidiamo quindi dalla temutissima frase: "mi deve lasciare l'auto per qualche ora e poi (forse) le saprò dire". Inoltre, prima di questi passaggi potremmo documentarci tramite internet, spesso la Rete è colma di Forum e discussioni di questo tipo e la probabilità d'incappare in qualche utente che in passato abbia avuto i nostri stessi problemi sono elevate.

Meteo del giorno

Barzelletta del giorno

Dopo una lunga notte d'amore, lui nota una foto di un altro uomo sul

comodino. Comincia a preoccuparsi.
- Questo è tuo marito? - chiede nervosamente.
- No, sciocchino... - risponde lei, accoccolandosi a lui.
- E' il tuo fidanzato, allora?
- Niente affatto! - risponde lei, mordicchiandogli l'orecchio.
- E' tuo padre o tuo fratello? - insiste lui, sperando di rassicurarsi.
- No, no, no! Sei così affascinante quando sei geloso!
- Beh, allora mi vuoi dire chi è questo? Si può sapere?!?
- Quello sono io prima dell'operazione...

giovedì 23 settembre 2010

Flo Rida - Club Can't Handle Me ft. David Guetta [Official Music Video] - Step Up 3D

X Factor 4 - Gli Skunk Anansie infiammano il palco di X Factor

X Factor 4 - Ruggero canta "Tu vuò fa' l'americano"

X Factor 4 - Stefano canta "Buonanotte fiorellino"

CHI MUORE (Ode alla vita) di Pablo Neruda.

CHI MUORE (Ode alla vita)

di Pablo Neruda.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

Perché Facebook è blu e altre stranezze

Dalla creazione di Facebook al film autoreferenziale: Mark Zuckerberg, l'uomo da 500 milioni di utenti.
Non puoi farti 500 milioni di amici senza farti alcuni nemici. Questo è lo slogan che accompagna il film 'The Social Network'. Il travaso avvenuto fra il mondo della Rete sociale nel regno della celluloide ha fatto storcere il naso a diversi esperti cinematografici. Che cosa potrà mai trasmettere di così sensazionale la nascita di un social network, se non pensando a quanto contino i suoi utenti? Ma così è il business e la casa cinematografica Columbia Pictures lo sa perfettamente.

In realtà, Zuckerberg ha molti nemici proprio nella lista di utenti di Facebook, che hanno dapprima criticato la privacy policy del sito e poi ne hanno provato ad affondare la crescita con un tentato ammutinamento generale scadenziato per lo scorso 31 maggio. Coloro che hanno detto che lo avrebbero fatto non si sono sentiti così motivati nel farlo (chi li avrebbe sgridati?), mentre coloro che sono stati a guardare hanno provato ancor più malizia nel vedere cosa sarebbe accaduto. Un acerrimo nemico sembrerebbe, poi, il mai-stato-così-tanto-famoso Paul D. Ceglia. Questi ha dichiarato di possedere una porzione del 84% di Facebook, stando ad accordi contrattuali che lo avrebbero legato a Zuckerberg nei primissimi periodi di incubazione dell'idea Facebook.

Al di là delle critiche, delle pretese contrattuali, ecc. Mark Zuckerberg sembra un novello Achille, le cui gesta eroiche attraversano gli anni, per poi restare nella storia della Rete. (Fra l'altro, ai tempi del college era solito concentrare le sue letture su testi storici riguardanti l'Impero romano) Una di queste gesta eroiche è quella di rompere gli schemi predefiniti della nostra società, mettendo al primo posto la condivisione dei nostri pensieri e delle nostre vite. Una sorta di Gladiatore (come uno dei suoi film preferiti) disposto a lottare nell'arena dell'ipocrisia per convincere tutti della forza delle sue azioni. La sua spada sono le sue idee innovative (in fondo, lui ha realizzato uno dei veri social network più interessanti finora mai concepiti), mentre il suo scudo è la semplicità, quel minimalismo che non va al di là di una maglietta e di una felpa.

La sua creatura, Facebook, dunque, è come lui. Di colore blu. Zuckerberg, secondo The New Yorker, è daltonico e l'unico colore che distingue bene, e che gli piace, è appunto il blu. Il blu, comunque, rassicura anche inconsciamente i suoi utenti della bontà della condivisione che lì si professa. La tranquillità e la serenità che il blu infonde nella nostra psiche ci spinge a una maggiore riflessione interna, che la tecnologia ci permette, poi, di aprire agli altri.

Forse è per questo che il suo creatore non vede Facebook come una potente macchina per fare soldi. Il suo giocattolo vale molto di più dei quattrini (molti) offerti da altri rilevanti operatori della Rete. Il suo Facebook ha un'anima, che si rispecchia nel valore della moltitudine dei suoi utenti. Tutto ciò non ha prezzo.

Il meteo del giorno

Barzelletta del giorno

Come si chiama il più grande medico giapponese? - SE TEKURO TEMORJ

mercoledì 22 settembre 2010

Notizie del Giorno

La nipote di Sandra e Raimondo accusa la famiglia filippina

.Sandra Mondaini si è spenta ieri 21 settembre all'età di 79 anni ed è stato grande il dolore dei personaggi del mondo dello spettacolo, che hanno ricordato e salutato la Mondaini in diretta in diverse trasmissioni. Anche la nipote di Sandra e Raimondo,Virginia Vianello, ha deciso di intervenire telefonicamente nel corso di ‘Pomeriggio Cinque', rivolgendo però accuse dirette nei confronti della famiglia filippina che da sempre si occupava e viveva insieme a Vianello e alla Mondaini, al punto che tutti erano convinti che i figli di Edgar e Rosalie - Gianmarco e Raymond - fossero stati adottati dalla celebre coppia dello spettacolo.

A smentire questa convinzione è stata la stessa Virginia, che ha accusato soprattutto i genitori dei due ragazzi di aver isolato la Mondaini dalla famiglia durante i giorni in ospedale: "Io non sapevo nulla, neanche che Sandra fosse ricoverata, perché è un bel po' di tempo, da quando Raimondo è mancato, che mi è stato impossibile parlare con Sandra, a me come a tutti gli altri parenti. Chiamavamo e nessuno mai è riuscito a parlare con lei, il telefono era sempre staccato. Non sapevo nemmeno che fosse al San Raffaele, perché i filippini non ci hanno fatto sapere niente".

Ovviamente, le parole rabbiose di Virginia sono indirizzate più ad Edgar e a Rosalie che non ai due ragazzi, ma la nipote di Sandra ci tiene a precisare che, al contrario di quanto spesso affermavano i giornali, Gianmarco e Raymond non avevano alcun legame legale con Sandra e Raimondo. In pratica, non c'è nessun documento che ne attesti l'adozione: "Voglio cominciare a dirlo a tutti i giornali: questo comportamento è inaccettabile. Sandra è morta isolata da tutti! Non mettiamo in dubbio ciò che quella famiglia ha fatto per i nostri zii. Sia zio Raimondo che zia Sandra erano molto affezionati a loro, i due domestici e i loro figli, soprattutto il più piccolo, Raymond, che era praticamente nato in casa, ma è stato accertato che non c'è stata alcuna adozione".

Una notizia inaspettata, che apre - a questo punto - anche grossi interrogativi sull'eredità della coppia. Virginia, comunque, spinta dal dolore e dalla rabbia non contiene le accuse e punta il dito contro la famiglia filippina, liberando pensieri e rancori che evidentemente già esistevano prima della scomparsa della Mondaini: "Ora non c'è più motivo di proteggerla, ma finora non avevo detto niente per non farle avere delle delusioni sulle persone che le stavano accanto". Sebbene non ci sia alcun motivo per dubitare delle parole di Virginia, resta l'amarezza per la nascita della polemica, in un momento in cui le parole andrebbero usate solo per ricordare una delle più grandi coppie dello spettacolo italiano.